Questi, santi martiri vissero al tempo dell'imperatore Nerone in Roma. Nazario era figlio di Africano e Perpetua, che erano stati battezzati da S. Pietro, mentre egli era stato battezzato da Lino, patriarca di Roma. Intorno all'età di 20 anni andò per le città d'Italia ad annunziare Cristo. Giunse poi in una città dove incontrò Protasio e Gervasio, che erano stati imprigionati dal governatore della città, a causa della fede in Cristo. Fustigato ed espulso dalla città, si rifugiò in un'altra città, prendendo con se Celso, che era di tre anni. In seguito raggiunse la città di Milano e trovò di nuovo in prigione Gervasio e Protasio. Catturato, fu spedito per comparire a Roma davanti al governatore. Essendo di nuovo ritornato a Milano, gli fu tagliata la testa, assieme agli altri santi ed al fanciullo Celso, che aveva nove anni e sette mesi.

(Sinassario, Vita di Santi, Dal calendario liturgico di Grottaferrata, Traduzione a cura dello Jeromonaco P. Basilio Intrieri, Monastero Esarchico di Grottaferrata)

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[Domenica dei Ss. Padri del II]

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