Domenica dopo l’Epifania – Ss. Ermilo e Stratonico, martiri
Questi santi vissero al tempo dell'Imperatore Licinio e S. Ermilo era diacono, iscritto nell'ordine ecclesiastico. Presentato davanti all'imperatore, confessò il nome del Signore nostro Gesù Cristo, dapprima fu percosso nelle guance con delle forme di bronzo, poi fu lacerato con piaghe simili a fiocchi e intanto incitava Stratonico, che gli era amico e che si affliggeva per le sue sofferenze, ad essere forte. Ma mentre S. Ermilo veniva percosso con bastoni e trafitto da lance confitte a bastoni, con le quali gli veniva lacerato il cuore ed il ventre Stratonico scoppiò in pianto, palesando così subito di essere partecipe della stessa sua scelta. Pertanto è interrogato dall'imperatore e confessa di essere cristiano. Perciò viene, battuto e gettato nel fiume Istro insieme con Ermilo e là entrambi ricevettero il beato fine.
(Sinassario, Vita di Santi, Dal calendario liturgico di Grottaferrata, Traduzione a cura dello Jeromonaco P. Basilio Intrieri, Monastero Esarchico di Grottaferrata)