Le feste bizantine

Santa e grande domenica di Pasqua - San Gennaro ieromartire e compagni martiri

VESPRO

Venite, adoriamo colui che prima dei secoli è stato generato dal Padre, il Dio Verbo che si è incarnato dalla Vergine Maria: egli si è sottoposto alla croce ed è stato deposto nella tomba, perché cosí ha voluto; e, risorto dai morti, ha salvato me, l’uomo smarri­to.   

Cristo nostro Salvatore, ha annullato il documento scritto che ci accusava, inchiodandolo alla croce e ha annientato il potere della morte: e noi adoria­mo la sua risurrezio­ne il terzo giorno˚.  Insieme agli arcangeli, cantiamo la risurrezione di Cristo: egli è Redentore e Salvatore delle anime nostre, e con gloria tremenda e forte potere verrà di nuovo, per giudicare il mondo che ha creato.        

Crocifisso e sepolto, un angelo ti ha proclamato Sovra­no; e diceva alle donne: Venite, vedete dove giaceva il Signore: è risorto come aveva detto, perché egli è onnipotente. Perciò noi ti adoriamo, o solo immorta­le: Cristo, datore di vita, abbi pietà di noi.     

Con la tua croce hai abolito la maledizione del­l’albero; con la tua sepoltura hai annientato il potere della morte; e con la tua risurrezione hai illuminato il genere umano. Per questo a te acclamiamo: Cristo benefattore, Dio nostro, gloria a te.         

Con timore si aprirono davanti a te, Signore, le porte della morte, e i custodi dell’ade alla tua vista sbigottirono: perché tu hai infranto le porte di bronzo e spezzate le sbarre di ferro; tu ci hai tratti dalle tenebre e dall’ombra di morte e hai spezzato le nostre catene.

Gloria.

Elevando l’inno della salvezza, cosí con la nostra bocca cantiamo: Venite tutti, prostriamoci nella casa del Signore, e diciamo: Tu, che sei stato crocifis­so sul legno e sei risorto dai morti, e dimori nel seno del Padre, perdo­na i nostri peccati.    

Ora e sempre.

Si è dileguata l’ombra della Legge all’avvento della grazia: sí, come il roveto pur ardendo non si consumava, cosí vergine hai partorito e vergine sei rimasta; invece della colon­na di fuoco è sorto il sole di giu­stizia; invece di Mosè, il Cristo, salvezza delle anime nostre.   

Stichirón anastásimon

La tua risurrezione, Cristo Salvatore, ha illuminato tutta la terra; tu hai richiamato a te la creatura da te plasmata. Signore onnipotente, gloria a te.

Una pasqua sacra ci è stata rivelata oggi; pasqua nuova, santa; pasqua mistica, pasqua venera-bilissima; pasqua, il Cristo redentore; pasqua immacolata, pasqua grande; pasqua dei credenti; pasqua che ci ha aperto le porte del paradiso; pasqua che santifica tutti i credenti!

O donne evangeliste, venite dalla visione, e dite a Sion: Ricevi da noi il gioioso annuncio della risurrezione di Cristo. Tripudia, danza ed esulta, Gerusalemme, contemplando il Cristo Re che dal sepolcro procede come uno sposo.

Le donne miròfore ai primi albori raggiunsero il sepolcro del datore di vita, trovarono un angelo seduto sulla pietra che si rivolse a loro parlando cosí: Perché cercate il vivente tra i morti? Perché piangete l’incorruttibile quasi fosse preda della corruzione? Andate e annunciate ai suoi discepoli: È risorto il Cristo dai morti!     

      O soave pasqua! Pasqua del Signore, pasqua: una pasqua venerabilissima è sorta per noi; pasqua! abbracciamoci con gioia gli uni gli altri. O pasqua, redenzione dalla tristezza! Perché oggi Cristo, dalla tomba rifulgendo come da un talamo ha colmato di gioia le donne dicendo: Portate agli apostoli l’annuncio.   

Gloria. Ora e sempre.

Giorno della risurrezione! Irradiamo gioia per questa festa solenne e abbracciamoci gli uni gli altri. Chiamiamo ‘fratelli’ anche quelli che ci odiano: tutto perdoniamo per la risurrezione, e poi acclamiamo: Cristo è risorto dai morti, con la morte ha calpestato la morte, ed ai morti nei sepolcri ha elargito la vita.          

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